Premessa:
Il Regolamento Edilizio di Milano (https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/edilizia/sportello-unico-edilizia/regolamento-edilizio), al fine di normare la progettazione e la realizzazione degli edifici, distingue le diverse tipologie di spazi in base alla loro previsione d’uso. Tale distinzione è fondamentale per:
- Comprendere le caratteristiche e i requisiti specifici di ciascun vano, in termini di dimensioni, illuminazione, ventilazione, impianti, etc.
- Assicurare la sicurezza e l’igiene degli spazi abitativi e di servizio.
- Facilitare la comunicazione tra professionisti e cittadini in fase di progettazione, realizzazione e gestione degli edifici.
Analisi dettagliata delle categorie di spazi:
A) Spazi di abitazione:
- Sale soggiorno: ambienti destinati al relax, alla conversazione e allo svago.
- Uffici e studi: spazi adibiti al lavoro, studio o attività professionali.
- Cucine: ambienti deputati alla preparazione e consumazione dei pasti.
- Sale da pranzo: vani adibiti al consumo dei pasti.
- Camere da letto: spazi destinati al riposo e al sonno.
- Sale da gioco e sale di lettura: ambienti dedicati al gioco o alla lettura.
- Altri spazi assimilabili: qualsiasi vano con caratteristiche e funzioni simili a quelle sopra elencate.
B) Spazi di servizio:
- Bagni e gabinetti: ambienti destinati alle funzioni igieniche.
- Corridoi e disimpegni: spazi di collegamento tra i vari vani dell’edificio.
- Ripostigli: vani adibiti al deposito di oggetti e utensili.
- Lavanderia: ambiente dedicato al lavaggio e stiratura degli indumenti.
- Spogliatoi e guardaroba: spazi per cambiarsi e riporre gli abiti.
Esempio di nomenclatura per i vani:
- Soggiorno: Soggiorno
- Cucina: Cucina
- Camera da letto matrimoniale: Camera matrimoniale
- Camera da letto singola: Camera singola
- Bagno padronale: Bagno 1
- Secondo bagno: Bagno 2
- Corridoio: Corridoio
- Ripostiglio: Ripostiglio
- Lavanderia: Lavanderia
Utilità della nomenclatura:
L’utilizzo di una nomenclatura standardizzata per i vani offre diversi vantaggi:
- Chiarezza e univocità: facilita la comunicazione tra le diverse figure coinvolte nella progettazione e realizzazione degli edifici.
- Semplicità: evita l’utilizzo di nomi di fantasia, spesso poco descrittivi e potenzialmente ambigui.
- Efficienza: riduce il tempo e lo sforzo necessari per la redazione di documenti tecnici e catastali.
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